Leghe Saldanti
La brasatura è un procedimento molto antico per l'unione di parti metalliche, conosciuto già dai Fenici e dagli Etruschi. È un procedimento molto diffuso ancora oggi ed applicato, sia dall'industria sia nell'artigianato.
La brasatura è impiegata specialmente quando:
- È necessario contenere il riscaldamento del pezzo
- I giunti sono costituiti da materiali difficilmente saldabili
- I pezzi sono di natura differente e la loro saldatura è impossibile
- L'aspetto estetico del giunto è di importanza prioritaria o indispensabile
In funzione della temperatura di fusione del metallo d'apporto, possono essere utilizzati diversi mezzi di riscaldamento. La brasatura può essere effettuata sia con mezzi simili a quelli utilizzati per la saldatura ossiacetilenica (brasatura al cannello), sia con riscaldamento elettrico (tipiche le saldobrasature utilizzate in elettronica), sia in forno sotto vuoto o in atmosfera controllata, per ottenere giunti di qualità più elevata e più controllabile
La temperatura di fusione della lega brasante determina poi la brasatura dolce o la brasatura forte.
Le brasature dolci sono effettuate usando come materiale brasante leghe di stagno, piombo e (o) antimonio. Per le brasature forti si usano leghe di argento, oro, palladio, rame e nickel. Spesso per le brasature che devono essere effettuate a temperature superiori a 1000 °C si utilizza il nickel, solo o in lega binaria o ternaria.
Le caratteristiche fondamentali della lega brasante sono almeno due: A) in grado di bagnare il metallo o i metalli base, e B) poter salire per capillarità entro meati molto stretti (le dimensioni tipiche di un meato per brasatura sono attorno a 1/10 di mm).